27 aprile 2011

Pensieri sparsi in 16 anni di malattia

La scienza non fa i promessi passi da gigante, forse la sclerosi multipla.

Finché hai un medico che ti segue va bene, il problema è quando hai un medico che ti spinge.

Con la sclerosi multipla puoi ancora ballare, ma solo la break-dance.

Dalla fisioterapia ho imparato che nella vita ci vuole gluteo.

Ero a un passo dalla sedia a rotelle, e quella volta non sono inciampato.

Avrei accettato un malattia progressista, ma me ne è capitata una progressiva.

L’uomo ha impiegato cinque milioni di anni per raggiungere la postura eretta, io quattro anni per perderla.

Sognavo di mettere su una cover band degli Smiths, adesso posso solo farne una di Pierangelo Bertoli.

Non sono finito su una sedia a rotelle, mi ci sono solo seduto.