1 aprile 2012

Istruzioni a rotelle / 2: trasferimenti e marciapiedi

Dicevamo che per partire bisogna sapere affrontare queste due cose.


I TRASFERIMENTI
Per passare dal letto/poltrona/sedia/divano alla sedia a rotelle, bisogna:
1) mettere la sedia a rotelle a 135°, cioè quasi di fronte
2) fermarla, o con i freni o con l'aiuto di una persona che tiene ferma
3) sistemare i piedi in modo che siano liberi e non si attorciglino nel movimento che, come abbiamo detto, è più che semicircolare
4) mettere la mano sinistra sulla posizione di partenza
5) mettere la destra, non sulla seduta della sedia a rotelle (come verrebbe spontaneo), ma sulla spondina (o bracciolo) destra della sedia a rotelle: altrimenti dove lo metti il sedere? ti troveresti a metà del viaggio a dover spostare la mano destra, che fa anche d'appoggio!
6) sollevarsi facendo forza con le braccia e iniziare il trasferimento per coprire i 135°
Quiz: quale di queste poltrone
regaleresti a un paraplegico?
7) a metà trasferimento fermarsi un attimo e chiedersi: ce la faccio? se la risposta è "no" o "chissà" tornare alla posizione di partenza; se la risposta è un'altra, riprendere e completare il trasferimento
Se qualcuno ti aiuta chiedigli di mettere una mano sotto la tua ascella o gomito e di accompagnare il movimento. Spiegagli per tempo che il "via!" lo devi dare tu:  ci sono samaritani che iniziano a tirarti come matti quando gli pare a loro.
Se hai le braccia sane l'aiuto ti deve servire solo quando la partenza è più in basso dell'arrivo o quando è molle come la poltrona sacco di Fantozzi e ti impedisce la spinta con il braccio sinistro.




I MARCIAPIEDI
In salita bisogna:
1) impennare leggermente
2) appoggiare i ruotini anteriori sul marciapiede
3) spingere le ruote posteriori sul marciapiede
Consiglio: se tra 2 e 3 non vi arrestate fate molta meno fatica, perché godete della spinta.
Per via del ridotto raggio dei ruotini anteriori bisogna sempre procedere come ho detto anche se il gradino è basso e persino se c'è una rampetta che è fatta male. E' una questione di geometria, non di forza: ti conviene capirlo prima di impennare in avanti scivolando giù dalla sedia tra le urla impressionate dei passanti e/o prima di spaccare i ruotini anteriori o il telaio.
Alcune sedie impennano facilmente (sulle ruote posteriori) perché hanno il baricentro più arretrato: queste sedie si chiamano "attive", sono più facili da manovrare e spingere, belle ecc. All'inizio mettono un po' paura e quindi i principianti usano il ruotino antiribaltamento che, già menzionato, insieme al suo scarso fascino, nella predente "istruzione".
In discesa, se è basso andate dritti, se è più alto fatelo in retromarcia, ma solo se c'è qualcuno che vi tiene!
In ogni caso, scendete perpendicolari al marciapiede, cioè con le ruote posteriori pari, e dolcemente. Altrimenti rischiate di ribaltarvi di lato e/o di squinternare il telaio.


In generale, non andate mai in retromarcia. Se per sbaglio mettete giù una ruota senza volerlo vi ribaltate di sicuro. Se poi lo fate su un pianerottolo, dove anziché un gradino c'è una scala, ci rimettete l'osso del collo.
Ricordate sempre che la prima regola del paraplegico è non farsi male, soprattutto agli arti superiori. Se un deambulante si sloga un polso cammina lo stesso, voi no.

DIARIO POST-ZAMBONATA


DOPO CINQUE MESI. Temo l'arrivo del caldo, ma per ora tutto bene, in discreta forma. Vanno un po' meglio del solito grafia, vescica, fatica e anche la vista. Sissì, lo rifarei di sicuro. Così come è sicuro che non mi iscriverò mai all'Aism, che osteggia questo intervento. Buone notizie invece dal Friuli Venezia Giulia.