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1 aprile 2014

Come la Barbie

O così...
Fatica, spasticità e sedia a rotelle sono ottimi pretesti per girare orrendamente vestiti anche nelle situazioni formali.
Pretesti buoni, perché vestirsi è una delle attività più noiose e discriminanti per l'handicappato. Che, di conseguenza, ha tutto il diritto di farlo nel più breve tempo e con la minore difficoltà possibile, specie quando non ha chi lo aiuta.
A queste scuse si aggiunge la mancanza di opposizioni: chi osa dire all'amico o collega in sedia a rotelle che è vestito da schifo?

Incominciamo dalla parte sotto la cintura (per modo di dire: la cintura non si mette) che, seduti su una sedia leggermente basculata all'indietro, si vede molto di più che stando in piedi.
Scarpe. Meglio morbide, ma senza sbracare: considera che, non dovendoci camminare, puoi tranquillamente prenderle in abbondanza, più comode e facili da infilare.
Calze: in questa posizione, se sono logore o inadeguate non sperare che non si notino.
I pantaloni vanno allungati di 10-15 centimetri, altrimenti arrivano a metà polpaccio. Consiglio quelli da vestito, larghi e orlabili della lunghezza che si vuole. Sulle tasche, sia anteriori che posteriori, ci si deve fare una croce. I pantaloni con le tasche sulle gambe non risolvono, perché con la coscia orizzontale cade tutto. Si sopperisce con la borsetta dietro allo schienale e con il gancetto al collo per le chiavi.
La giacca, imprescindibile che per chi sta in piedi, con la sedia a rotelle si può anche non mettere. E' scomoda perché i fianchi trabordano sulle ruote mentre le maniche larghe e lunghe intralciano la spinta, oltre che disfarvisi. Per lo stesso motivo, niente orologio con il cinturino di plastica che, strisciando contro il corrimano della ruota, si distrugge velocemente.
... o così.

A chi ha problemi di dismetria e non riesce ad allacciare i bottoni della camicia, non resta che la poloEvitare come la peste le simil-Lacoste e i marchi sportivi. Meglio le Lacoste originali o le polo che non le ricordano per niente. Adatte, ma difficili da trovare, sono le polo con il collo a camicia.
Sopra, un golfino molto aderente per non assumere la forma di un sacco.
Poiché l'ombrello non si può usare, occorre un giaccone o giacchino impermeabile con il cappuccio. Se non sei alle paraolimpiadi invernali, non prenderlo sgargiante o multicolor.

Se alla fine riesci ad apparire gradevole o a passare inosservato per il tuo abbigliamento, bene. Altrimenti non affliggerti.
Se qualcuno ti giudica male è solo perché non sa quanta fatica si fa a vestirsi stando in sedia a rotelle.
Per spiegarlo basta dire: "Immagina una Barbie che si veste da sola."


[continua con le ISTRUZIONI]


Qualcosa si vede, qualcosa no

1.
In leggero ritardo sul programma sono arrivati gli scivoli richiesti.
Manca ancora il marciapiede disastrato ma, insomma, siamo ben oltre la classica metà dell'opera.

[vedi DIRITTI]


2.
Ancora niente Sativex. E' stato superato il problema burocratico ma il neurologo dell'ospedale non me lo dà ancora perché dice che non mi trova tanto male.
Ringrazio per il complimento, un po' meno per la risposta.
Mi ha rimandato tra quattro mesi per rivalutare.
In sostanza, ho quattro mesi per imparare a simulare tutti i malesseri del mondo.



2 commenti:

  1. Ma sto neurologo del belin non sara` mica come il traduttore de "il dittatore dello stato libero di bananas"

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